Individuare i parametri e le modalita’ di refertazione di un esame urodinamico al fine di elaborare uno standard minimo che possa essere utilizzato da tutti i Laboratori di Urodinamica
Linee guida SIUD
STANDARDIZZAZIONE DEL REFERTO IN URODINAMICA
Gruppo di lavoro
D’Amico Antonio (Verona): Valsalva leak point pressure
Giambroni Lucilla-Simeone Claudio (Brescia): Studio pressione flusso
Olivo Giovanni (Villafranca): Profilometria uretrale
Pesce Francesco (Roma): Cistometria, Videourodinamica
Tuccitto Giuseppe (Treviso): Uroflussimetria
Introduzione
Lo standard quantitativo e qualitativo nonché la grande produzione scientifica raggiunti in Italia dai laboratori di urodinamica è sotto gli occhi di tutti. Da anni però si sente la necessità di ovviare alla estrema eterogenicità della modalità di refertazione dell’esame urodinamico esistente tra laboratorio e laboratorio mediante la standardizzazione del referto, in maniera da facilitare la comprensione e la fruizione dello stesso anche quando il problema clinico del paziente viene gestito in sedi diverse.
Questo aspetto sicuramente non trascurabile va ad integrare il lavoro sulla standardizzazione della terminologia che la International Continence Society porta avanti da anni, alla quale rigorosamente noi ci riferiamo, sperando di raccogliere gli stessi benefici che questa ha comportato in termini di omogeneizzazione di un linguaggio estremamente tecnico e di facilitazione della comprensione dello stesso in rapporto al dato funzionale da descrivere.
La standardizzazione della terminologia della ICS è il vocabolario che tutti noi dobbiamo utilizzare facendo urodinamica, la standardizzazione del referto deve invece rappresentare la sintassi da utilizzare e rispettare quando si riportano i dati ricavati dall’esame urodinamico.
E’ questo lo scopo e nello stesso tempo l’augurio che la SIUD ed il Club Triveneto di Urodinamica si sono proposti e dati, allestendo un gruppo di lavoro congiunto su questo tema.
Obiettivi
Individuare i parametri e le modalita’ di refertazione di un esame urodinamico al fine di elaborare uno standard minimo che possa essere utilizzato da tutti i Laboratori di Urodinamica
Materiali e metodi
I metodi utilizzati sono schematicamente riportati nei seguenti 12 punti cronologicamente consecutivi:
1. Creazione di un gruppo di lavoro (SIUD-CLUB TRIVENETO DI URODINAMICA);
2. Analisi della Letteratura;
3. Revisione critica di referti gia’ utilizzati in vari Centri;
4. Consenso su un documento preliminare;
5. Invio del documento proposto a referees;
6. Rielaborazione critica delle osservazioni e dell’analisi dei referees;
7. Preparazione di un documento preliminare condiviso;
8. Divulgazione del documento mediante il sito SIUD;
9. Presentazione del documento al Convegno SIUD;
10. Raccolta di suggerimenti/osservazioni;
11. Elaborazione documento finale;
12. Utilizzo di un supporto informatico e del sito SIUD e del sito CTU per la divulgazione del documento “Basi razionali per la refertazione di un esame urodinamico”;
I materiali sono rappresentati dallo sviluppo analitico dei seguenti argomenti:
1. Anamnesi – Esame obiettivo – Indicazioni all’esame
2. Uroflussometria
3. Cistomanometria
4. Studio pressione/flusso
5. Profilometria uretrale statica e dinamica
6. Valsalva/abdominal leak point pressure
7. EMG (in corso di preparazione)
8. Videourodinamica (in corso di preparazione)
In generale, per ogni test abbiamo distinto i criteri minimi, che identificano i dati che obbligatoriamente devono essere riportati, , indispensabili ad una refertazione corretta ed esaustiva, da quelli opzionali, cioè dati che possono arrichire il referto dal punto di vista della formulazione, ma non della sostanza e quindi non essenziali alla definizione del dato ricercato e,quindi, non indispensabili.
Refertazione corretta significa:
• che l’esame può essere riletto da altro un operatore e decifrato in maniera “oggettiva” rispetto alla sua elaborazione.
• deve essere semplice, sintetico, leggibile e interpretabile con margini minimi o nulli di dubbio interpretativo e quindi facilmente fruibile sul piano clinico.
• il referto non deve rappresentare un “dictat”, una valutazione assoluta e incontrovertibile dell’evento che si è riscontrato ma piuttosto il riscontro di dati riproducibili e il più obiettivi possibili, in grado di essere utilizzati in un contesto clinico più ampio in maniera appropriata ed efficace.
Per le indagini urodinamiche invasive il referto vero e proprio deve essere preceduto
• dalle indicazioni cliniche all’esame e cioè il problema clinico per cui è stato richiesto l’esame: quindi notizie anamnestiche salienti(molto in sintesi) e sintomi lamentati dal paziente.
• dall’esame obiettivo neuro-urologico se maschio e neuro-uro-ginecologico se femmina;
• trattamento farmacologico in corso;
Per ogni test va dichiarato:
• Posizione del paziente in cui viene effettuato il test;
• Metodica utilizzata (per esempio B&W o microtrasduttori in caso di PPU);
• Velocità di riempimento e temperatura in caso venga utilizzata soluzione fisiologica;
• Tipo e calibro del catetere utilizzato;
• Quante volte il test è stato eseguito ai fini della sua riproducibilità;
• Il risultato deve essere riferito al test o ai test più significatamene correlabili alla situazione clinica del paziente.
Es.: se si eseguono 3 PPU sec. B&W, andrà riportato quello con valori più bassi in caso di donna con IUS; se si eseguono 3 cistometrie, andrà riportato il tracciato che contiene gli elementi più significativi ai fini della interpretazione del test.
• Dopo un ciclo minzionale spontaneo o provocato va sempre riportato il volume di urina residua;
• Per l’UD invasiva vanno sempre riportati sempre i seguenti dati: nome del medico richiedente l’esame e nome del medico che ha eseguito l’esame.
Il referto di un test deve essere sempre di tipo descrittivo. Opzionalmente l’interpretazione del test può essere riportata in commento.
Il referto deve riportare sempre le due seguenti diciture:
• La terminologia usata è conforme alla standardizzazione della terminologia della ICS (2002)
• Il referto è conforme alle raccomandazioni (in futuro, linee-guida) della SIUD-CTU (2007)
Di seguito vengono riportati schematicamente i parametri obbligatori e quelli opzionali dei vari tests, per ognuno dei quali ci sarà un commento analitico.